Amo la montagna non solo per la bellezza dei paesaggi o per la soddisfazione nella fatica, ma anche per le storie che sa raccontare, per le emozioni che sa trasmettere e per tutte le cose che mi sa insegnare.

domenica 3 aprile 2011

Ferrata Sass Brusai, Massiccio del Grappa

Io e Marco sulla "Vedetta" lungo la discesa

Si accede dalla valle di San Liberale, parcheggiando nei pressi del ristorante a circa 600 metri quota. Da qui si sale per comoda stradina, prima e per faticoso sentiero nel bosco, poi seguendo le indicazioni per la via Ferrata  Sass Brusai cima Bocaor. La ferrata inizia a quota 1170 con un bel salto roccioso che già svolge una prima selezione. La ferrata prosegue tra pendii erbosi e salti di roccia fino a raggiungere la base del penultimo muro che conduce direttamente al ponte sospeso. Purtroppo, negli ultimi anni, il mitico ponte tibetano è stato sostituito da un fin troppo solido ponte che toglie un po di spettacolarità alla ferrata. 
Superato il ponte, si sale ancora un balzo di roccia fino ad arrivare all'ultimo muro, verticale e impegnativo, con pochi appigli, che segna l'ultimo sforzo per raggiungere la cima a quota 1532.

Attenzione, il libro di vetta è alla base dell'ultimo salto di roccia.
Dalla cima, si raggiunge la forcella sulla destra, con trincee di guerra, e da qui si segue la strada militare a sinistra fino ad un bivio con una panchina. Si scende a destra seguendo le indicazioni per San Liberale. Poco prima di quest'ultimo bivio, si passa davanti ad un grosso sperone roccioso con, al suo interno, delle brevi ma panoramiche gallerie di guerra. Il percorso, per raggiungere la "Vedetta", è attrezzato con corda metallica.
La discesa è abbastanza lunga ma non faticosa.
N.B. per tutto il percorso, non è possibile rifornirsi di acqua e visto il nome della ferrata, si sconsiglia di percorrerla in estate.