Amo la montagna non solo per la bellezza dei paesaggi o per la soddisfazione nella fatica, ma anche per le storie che sa raccontare, per le emozioni che sa trasmettere e per tutte le cose che mi sa insegnare.

domenica 31 luglio 2011

Cima Tamer Grande

Con partenza dal Passo Duran, io e Virginio siamo saliti su questa splendida cima del gruppo del San Sebastiano.
Dal passo, per comodo sentiero, si raggiunge il Vant di Caleda, selvaggio anfiteatro dal quale è possibile raggiungere la cima del San Sebastiano, la forcella Porta e da qui le cime del Tamer Grande e Piccolo.
Dopo faticosa salita alla forcella Porta, si prosegue per comoda e panoramica cengia che conduce rapidamente alla forcelletta che divide il Tamer Grande dal Tamer Piccolo.
Si prosegue a destra per sconnesso ghiaione fino ad una paretina con passaggi di II grado al termine della quale si è praticamente in vetta. In questo ultimo tratto prestare particolare attenzione alla caduta massi, vi garantisco che ad ogni passo si muove di tutto.
Come dicevo, fantastico il panorama dalla vetta, in particolare sulla Val Zoldana e verso la Valle Agordina. La discesa si effettua per la stessa via di salita.

domenica 10 luglio 2011

Il giro della Civetta


L'incredibile parete Nord Ovest della Civetta
Scenari incredibili, prati, mulattiere, sentieri, boschi, ghiaioni, comode discese, asfissianti salite, un paio di brevi passaggi su roccia, un piccolo tratto di corda metallica. Questo percorso non vi farà mancare proprio nulla.
Si parte da Palafavera (m 1507) e per mulattiera, prima e sentiero poi, si raggiunge il Rifugio Coldai ( m 2132)passando per la Casera Pioda. Dal rifugio si prosegue superando la forcella Coldai, in direzione dell’ononimo lago naturale che aggireremo proseguendo in direzione della Forcella Col Negro. Traverseremo per ghiaie tutta la parete Nord Ovest fino alla forcella Col Rean (m 2107), da dove, con faticosa salita, si raggiunge il Rifugio Tissi (m 2262).
Da qui si ridiscende alla Forcella Col Negro per seguire il comodo sentiero che conduce al Rifugio Vazzoler (m 1714)  in splendida posizione panoramica sotto le Torri Venezia e Trieste. Qui pernotteremo, abbiamo camminato circa 7 ore.
Il gruppo del CAI Dolo 
Una buona cena, un buon riposo e al mattino si parte di buon’ora. Il dislivello non è da sottovalutare, infatti dal rifugio Vazzoler, sono quasi 700 metri. Quindi dal rifugio si segue il sentiero 558 che sale, senza tregua, fino in forcella Vant delle Sasse (m 2476) attraversando scenari incredibili in zone, tutto sommato, poco frequentate.
Dalla forcella ci attende una discesa impegnativa per ghiaie fino ad un bivio: a destra si segue il Sentiero Angelini che, con qualche passaggio in roccia, conduce al passo Duran passando per il Bivacco Grisetti, a sinistra, dove proseguiremo noi, inizia il mitico Sentiero Tivan che, con spettacolari panorami, passando sotto la Ferrata degli Alleghesi e con qualche passaggio impegnativo, ci riporterà al Rifugio Coldai. Da qui si scende nuovamente alle macchine.