Amo la montagna non solo per la bellezza dei paesaggi o per la soddisfazione nella fatica, ma anche per le storie che sa raccontare, per le emozioni che sa trasmettere e per tutte le cose che mi sa insegnare.

mercoledì 15 agosto 2012

IL GRAN PARADISO 4061 m: Un conto aperto da 8 lunghi anni


Ebbene sì, da 8 lunghi anni sognavo questo momento: mettere piede sul 4000 la cui cima porta un nome che meglio non potrebbe adattarsi al mio papà, morto 8 anni fa, ma anche lui grande appassionato di montagna come me: il Gran Paradiso!
Mio papà si spense il 29 luglio 2004 dopo quasi due mesi di malattia, e per cercare di staccare un po' la spina da quella tragica realtà mi iscrissi ad un'escursione sezionale della SAT di Fiavè che aveva luogo sul Gran Paradiso il 31 luglio e il 1 agosto del 2004. Senza preparazione nè acclimatamento sufficiente arrivai a quota 2800 m circa e dovetti tornare indietro al rifugio. L'anno successivo ci riprovai da solo, ma la situazione non volle cambiare, a quota 3400 m le mie forze cedettero ancora davanti a questo gigante alpino, unica consolazione il bel panorama sul Monte Bianco che rimasi a contemplare per più di un'ora seduto sul ghiacciaio. Mi dissi: DEVO TORNARE, E CI TORNERO', finchè non arriverò in vetta! Ora, sono passati 8 anni dal primo tentativo, allenamento ne ho fatto parecchio, ma un 4000 è pur sempre un 4000! Venerdì 10 agosto son partito da solo da Padova in auto fino a Pont in Valsavarenche. Dopo 5 ore di macchina inizia il sentiero: 2 ore di autostrada di terra sotto un sole caliente per giungere al Rifugio Vittorio Emanuele II a 2735 m. Sabato è il turno di una giornata di acclimatamento: allora alle sette parto col freddo, da solo e mi dirigo verso la cima della Tresenta 3609 m, percorrendo la vasta morena e rimanendo impressionato da quanto i ghiacci si sono ritirati in 7 anni. Arrivo a quota 3120 m, mi guardo intorno e mi dico: Toh! Sono sulla cima del Pelmo ( come quota... ) invece sono ancora in mezzo ad una valle di sassoni e rocce montonate... Fiato, forze, battito cardiaco sono a posto... Torno indietro al rifugio per una cioccolata calda.... Quindi ripercorro il sentiero a ritroso e che mi trovo davanti? Uno splendido stambecco maschio che mi fissa a 10 metri da me. Non voglio intralciargli la strada penso, quindi devierò un po' a destra! Butto l'occhio a destra e vedo un altro stambecco ma stavolta a debita distanza: se questa è una femmina meglio non frapporsi fra lei e il maschio... Meglio andare a sinistra va'!
Giunto al rifugio mi incontro con la guida alpina che avevo prenotato insieme ad un altro ragazzo ed una ragazza, facciamo due chiacchiere e prepariamo il materiale per il giorno seguente. Stavolta la vetta deve essere nostra! La notte incombe, piena di dubbi: CE LA FARO' OPPURE NO? Questa domanda mi ha assillato per un paio d'ore finchè non sono riuscito a prendere sonno. Ma le 3:30 del mattino giungono in fretta: Colazione al volo e pronti per partire! Dopo un paio d'ore di morena ( 600 m di dislivello ) arriviamo al ghiacciaio del Laveciau a 3355 m, mettiamo i ramponi e con grande pazienza risaliamo il crepacciato ghiacciaio in direzione del Colle della Becca di Moncorvè a 3850 m. Volto testa e gambe a sinistra e che vedo: la madonnina della vetta!! Finalmente: ADESSO NON MI FERMA PIU' NESSUNO, arriverò sicuramente in cima. Le cordate sono numerose e la gente verso al vetta si accavalla per toccare la madonnina, ma non mi interessa, io ci arriverò con le mie forze ed il mio tempo! Allo scoccare della 5 ora di marcia siamo arrivati: metto i piedi sulla roccia sommitale... Ancora non ci credo: SONO IN VETTA, 4061 m! Ce l'ho fatta!!!! Il panorama è vastissimo a 360° Dal Monviso al Monte Bianco, al Cervino, alle vette del Monte Rosa al Monte Emilius e ad altre numerose vette a me ignote... Ora però è il momento di scendere, la via di discesa è la medesima della salita, ma a questi 1300 m di dislivello che mi separano dal rifugio se ne aggiungeranno altri altri 750 per tornare a Pont e nuovamente 5 ore di macchina per tornare a casa!! Ma non importa: La vetta agognata è stata raggiunta, il resto? Il resto sono dettagli di secondaria importanza!

VIDEO DELLA SALITA: Salita al Gran Paradiso 2012

3 commenti:

  1. Sono rimasto molto colpito di questo tuo post, si sente che è scritto col cuore. Ho l'impressione che tu sia riuscito a saldare un debito, a rispettare una promessa fatta ad una persona che non c'è piú. Hai portato tuo padre a 4061 metri. Bravo Little Boy, sono contento per te

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  2. Complimenti anche da parte mia
    Alessandra

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  3. Grazie mille carissimi, questa era una montagna a cui tenevo moltissimo arrivare in cima, molto di più di ogni cima presente sui Lagorai!

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