Amo la montagna non solo per la bellezza dei paesaggi o per la soddisfazione nella fatica, ma anche per le storie che sa raccontare, per le emozioni che sa trasmettere e per tutte le cose che mi sa insegnare.

lunedì 20 agosto 2012

Sulla Strada degli Alpini


Oh cavolo che giro spettacolare. Si lo so, lo scrivo quasi ogni volta, ma che ci posso fare se ogni giro mi entusiasma?Si parte da Campo Fiscalino alla fine della strada della Val Fiscalina, nei pressi di Sesto. Si segue il sentiero 103 inizialmente quasi in piano, per poi impennare fino a raggiungere il rifugio Zsigmondy-Comici. Fin qui 770 metri di dislivello e circa 2:30 di cammino. Noi abbiamo pernottato, ma prima di mangiare e dormire, abbiamo fato una capatina fino al rifugio Pian di Cengia, aggiungendo al dislivello altri 350 metri circa.

Al mattino, abbondante colazione e poi via, seguendo il sentiero 101 che sfiora le pendici della Croda dei Toni (anche detta Cima Dodici) e che conduce in Forcella Giralba da cui si può raggiungere facilmente anche il Rifugio Carducci. Ma non è il nostro itinerario. Poco prima di raggiungere la forcella, il sentiero volge a sinistra in prossimità del Lago Ghiacciato portandoci direttamente all'attacco del sentiero attrezzato.
La via ferrata non presenta difficoltà particolari degne di note, ma comunque, tagliando a mezza parete la Cima Undici, lo strapiombo è sempre presente alla nostra sinistra. Ho visto decine di escursionisti non attaccare i moschettoni nemmeno nei tratti più esposti. E poi dicono che la montagna è pericolosa!!!!!!!!! Si prosegue sempre in quota, con scorci sulle Tre Cime di Lavaredo, Cristallo, ghiacciai austriaci e tutte le vette delle Dolomiti di Sesto, fino a raggiungere la Forcella Undici. Da qui si può scendere nuovamente a Campo Fiscalino o proseguire per il sentiero 101. Qui la struttura della parete rocciosa cambia notevolmente divenendo friabile e sconnessa. La via comunque risulta sempre adeguatamente attrezzata. Un piccolo balzo roccioso su canalino ghiacciato (attenzione allo scioglimento del ghiaccio che porta a valle numerosi sassi), probabilmente l'unica reale difficoltà tecnica della ferrata, ci fa superare gli ultimi metri di dislivello per il famoso Passo della Sentinella. Da qui, seguendo sempre il sentiero 101, si scende al rifugio Berti e quindi al rifugio Lunelli dove avevamo lasciato un'altra macchina. Una nota: nella tabella tempi di alcune guide scrivono che dal Passo della Sentinella al Rifugio Berti ci vuole circa un'ora. Sarà stata la stanchezza, ma ne abbiamo impiegate più di due. Il ghiaione non è da sottovalutare: nel tratto iniziale è ripido, nella parte più a valle, si muovono sassi ad ogni passo, tanto che il sentiero in alcuni tratti risulta "franato" ma sempre facile da riconoscere.
Le foto: https://picasaweb.google.com/106652315257729774799/SullaStradaDegliAlpini

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